lunedì 20 settembre 2021

Gian Gastone I e la musica alla corte medicea.

Gian Gastone I (1671 - 1737), fu l'ultimo Granduca di Toscana della famiglia Medici. Figlio di Cosimo III e di Margherita Luisa d'Orléans era più giovane del fratello Ferdinando e della sorella Anna Maria Luisa. Nel 1723 alla morte del padre divenne granduca, essendo prematuramente scomparso il fratello.

 

Luca Giordano
Apoteosi dei Medici, Gian Gastone, 1682 -1684


La figura di Gian Gastone viene prevalentemente descritta sulla base di pregiudizi, sia per quanto riguarda la persona che come Granduca. 
Era di orientamento omosessuale, ma per motivi dinastici fu convinto a sposare Anna Maria Francesca di Sassonia-Lauenburg che era cognata dell'Elettore del Palatinato, marito della  sorella di Gian Gastone. 


Niccolò Cassana
Gian Gastone de' Medici, 1695 ca. 


Dopo il matrimonio, celebrato a Dusseldorf  nel 1697, in un primo tempo accettò  di  trasferirsi in Boemia nei possedimenti che la moglie aveva ereditato dal padre (Reichstadt, Ploschkowitz e altri) dopo che il ducato di Sassonia Lauenburg era stato invaso dalle truppe del duca di Brunswick-Lueneburg.


Giovanni Gaetano Gabbiani (attr.)
Anna Maria Francesca di Sassonia-Lauenburg, 1726


Da subito il matrimonio si dimostrò un fallimento e già nella primavera nel 1698 Gian Gastone decise, per sentirsi "cittadino del mondo" di viaggiare in Europa dove visitò la Francia, le Fiandre, l'Olanda, la Germania. A Parigi incontrò Luigi XIV e rivide la madre, cugina del re, che era ritornata in Francia da più di vent'anni. In seguito cominciò a soggiornare sempre più spesso a Praga lontano dalla moglie, nel 1703 è a Lipsia e ad Amburgo, per “ascoltarvi buona musica”. 


Adriaen van der Verff
Gian Gastone de' Medici, 1698 - 1704


Gian Gastone nel 1705 ritorna a Firenze, ma nel 1707 è di nuovo dalla moglie con al suo seguito Giuliano Dami, giovane di rara bellezza, il quale da valletto diverrà suo compagno di vita. 


Autore ignoto
Ritratto di Giuliano Dami (?)


Anna Maria Francesca non vuol lasciare la Boemia per la Toscana e così nel 1708 il marito parte definitivamente per Firenze, senza che la consorte lo segua. 

Gian Gastone, come già detto, è ad Amburgo nel 1703-1704 dove incontra e invita a Firenze Georg Friedrich Händel, che  accetta e vi si reca nel 1706, dopo la rappresentazione del Sing-Spiel Nero ad Amburgo. 

In proposito vedi anche il mio precedente post Giangastone e Haendel.
 



A Firenze Händel compone e rappresenta la sua prima opera per il teatro italiano, Rodrigo, Vincer se stesso è la maggior vittoria. Andrà in scena al Teatro del Cocomero nell'autunno del 1707. 



Tutti i figli del Granduca Cosimo III erano amanti della musica, come suo fratello Francesco Maria a cui è dedicato Il Sidonio di Bernardo Pasquinirappresentato a Firenze nel 1680 nel teatro del Casino di San Marco.

Il Gran Principe Ferdinando fu un vero mecenate della musica, numerose furono le opere che commissionò e fece rappresentare nella Villa Medicea di Pratolino: a Giovanni Legrenzi nel 1685, a Carlo F. Pollarolo nel 1696, ad Alessandro Scarlatti e a Giacomo Antonio Perti dal 1698 al 1710. Tomaso Albinoni dedicò Aminta a Violante di Baviera, moglie di Ferdinando, che andò in scena nel 1703 al Teatro del Cocomero.
Bartolomeo Cristofori inventò per lui il fortepiano, precursore del moderno pianoforte.
   


Anton Domenico Gabbiani
Ritratto di musici con il Gran Principe Ferdinando de' Medici, 1685


Al teatro del Cocomero nel 1708 va in scena L'amor generoso, prima rappresentazione del dramma per musica del compositore fiorentino Giuseppe Maria Orlandini, maestro di cappella del principe, carica che mantiene anche nel 1723, quando Gian Gastone diverrà granduca. Furono rappresentate anche le prime  di Amore e maestà, nel 1715 e L'artigiano gentiluomo, nel 1722.

In quegli stessi anni Anna Maria Luisa, sorella di Gian Gastone, risiedeva a Düsseldorf avendo sposato l'Elettore del Palatinato Giovanni Guglielmo di Wittelsbach-Neuburg, al quale Arcangelo Corelli aveva dedicato 12 Concerti grossi.


Jan Frans van Douven
Gli Elettori del Palatinato, 1708 ca.


Alla Corte Elettorale Palatina di Düsseldorf Agostino Steffani compose e rappresentò, per il carnevale del 1707, la tragedia per musica Arminio e nel 1709 TassiloneFrancesco Maria Veraciniattivo a Firenze fino al 1711, fu chiamato a Düsseldorf da Anna Maria Luisa. Nel 1715 compose e dedicò all'Elettore l'oratorio Mosè al Mar Rosso.



Fortunato Chelleri un altro compositore oggi poco conosciuto segue nel 1717, da Düsseldorf a Firenze, l'Elettrice Anna Maria Luisa rimasta vedova.


Jan Frans van Douven
Gli Elettori Palatini in atto di ballare
 con costumi alla spagnola


Chelleri era stato maestro di cappella alla corte di Düsseldorf e viene confermato a Firenze anche come compositore. Nel 1720 va in scena la prima rappresentazione di Temistocle al Teatro del Cocomero, mentre nel 1721 l'opera L'innocenza difesa sarà al teatro della Pergola.




Giovanni Piamontini
Gian Gastone de' Medici (part.), dopo il 1723


Al Teatro della Pergola furono eseguite varie prime rappresentazioni assolute di opere di Antonio Vivaldi, come Scanderbeg nel 1718. Le successive, dopo il 1723 sono sotto la protezione di Gio. Gastone I gran duca di ToscanaFarnace, nel 1725 [pasticcio, altro autore Leonardo Vinci], Ipermestra nel 1727, L'Atenaide nel 1728, Ginevra principessa di Scozia nel 1736.

versione del 1727


serenata, 1719 ca.

Per concludere segnalo un compositore pressochè sconosciuto, Bartolomeo Nucci (Pescia 1695? - 1779?).



Franz Ferdinand Richter
Ritratto di Gian Gastone de' Medici, 1737

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venerdì 2 luglio 2021

A New York nel 1979

Più di quarant'anni fa, precisamente tra agosto e settembre del 1979, andai a New York per un viaggio di formazione. 

Partito in treno da Firenze raggiunsi prima Londra dove feci tappa, come il disegno sottostante mi ricorda. Ritornato poi a Bruxelles  per risparmiare sul costo del volo, mi imbarcai finalmente dall'aeroporto di Charleroi.


 Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. 5.6 / anno 1979

Prima del viaggio a New York, pausa a Londra 21 agosto 1979


In un primo tempo, con un amico uruguaiano che abitava a Firenze (era il periodo in cui nel suo paese vigeva la dittatura civile-militare) avevamo deciso di fare insieme il viaggio e l'esperienza che comportava. Lui poi però cambiò idea senza darmi una credibile spiegazione e io decisi di partire comunque, da solo.


 Andrea Papi, Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. 3.8 / anno 1979

Miguel l'etrusco, luglio 1979
 

I primi giorni di agosto, poco prima della partenza realizzai il lavoro seguente, ispirato a Giulietta e Romeo.


Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. 1.5 / anno 1979

Giulietta e Romeo, 4 agosto 1979


Arrivai a New York che era già sera. Ricordo la cena a lume di candela a casa della madre dell'amica newyorkese (conosciuta a Firenze) che per una notte mi ospitò. Subito mi cercai un'altra sistemazione e andai al West Side YMCA, fu una scelta casuale per restare di base a Manhattan.
L'anno prima era uscita la celebre canzone:
Il testo allude all'abitudine degli omosessuali dell'epoca precedente ai moti di Stonewall di frequentare le palestre annesse agli ostelli della YMCA, come luoghi di approccio e incontro.


Non mi soffermo a descrivere i musei nè i luoghi di New York visitati, ma ricordo le lunghe camminate esplorative, l'afa e le nuvole di vapore che fuoriuscivano dai tombini stradali.

La prima settimana di settembre con un bus Greyhound andai a Washington D.C. per visitare la città e incontrare una coppia di amici italiani che stava in uno degli edifici di Watergate.
Il complesso di Watergate sulla sponda del Potomac fu progettato a fine anni '50 dall’architetto italiano Luigi Moretti, per la Società Generale Immobiliare, al tempo in mano al Vaticano. All'interno del complesso avvenne lo scandalo Watergate che, nel 1974, portò alle dimissioni del presidente americano Richard Nixon.

Non mi sentivo bene, avevo qualche linea di febbre e la coppia mi offrì una sistemazione in una loro abitazione a Parkfairfax che era vuota. Lo schizzo sottostante, dove in rosso ho indicato anche la distribuzione interna della casa, è datato 7 settembre. 

Dal 1978 Parkfairfax era divenuta un condominio di 1684 unità in 53 ettari paesaggistici e boscosi. Le case erano state costruite come unità in affitto per soddisfare le esigenze abitative civili in tempo di guerra.


Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. S7.9 / anno 1979

Parkfairfax, 7.9.1979


Questo articolo non è un vero e proprio resoconto di viaggio, ma un ricordo costruito sui disegni che ho realizzato in quell'occasione. Da questi risulta quindi che dopo essere tornato a New York, passai la notte tra il 13 e il 14 settembre al CBGB, celebre club dove fecero i primi passi grandi band del genere punk rock.



Pochi giorni prima, il 10 settembre, allo Stadio Comunale di Firenze c'era stato il concerto di Patty Smith, il primo degli eventi epocali che segnarono il ritorno del rock in Italia, dopo che le stelle della musica avevano disertato il nostro paese, per motivi di ordine pubblico in occasione dei concerti.


Non ricordo più i nomi dei gruppi che suonarono la sera che passai al CBGB, ma i due disegni seguenti lo documentano. 


Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. S7.9 / anno 1979

CBGB, 13 e 14.9.1979
 

Le impressioni che al ritorno da New York scelsi di fissare sulla carta includono panni stesi, pattini a rotelle e gli scoiattoli di Central Park. 


Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. 6.6 / anno 1979

23 / 27.9.1979


In conclusione, anche se a distanza di tempo mi rimane difficile da contestualizzare, riporto il disegno/collage seguente che archiviai come Sesso pulito - Ritorno da New York. 


Andrea Papi
Studi sul maschile 1979 - 1990, opera n. 1.4 / anno 1979


lunedì 15 marzo 2021

Modelli anni '70

Una raccolta di quadri del 2011 suddivisa in due serie, ognuna composta da quatto ritratti. Negli otto quadri sono ripresi modelli degli anni '70, nella prima serie sono inseriti in uno sfondo naturale, vegetazione ed edifici in rovina, mentre nella seconda i corpi raffigurati emergono da colori a tinta unita.

 

PRIMA SERIE Quattro ritratti con sfondo

 

Primo ritratto, C3. I - 2011

 ANDREA PAPI  Ritratto di Francesco
 Tecnica mista su tela, cm. 70x100
 
 

Secondo ritratto, C3. II - 2011

 ANDREA PAPI  Ritratto di Vittorio
 Tecnica mista su tela, cm. 100x70


Terzo ritratto C3. III - 2011 

ANDREA PAPI  Ritratto di Maurizio
 Tecnica mista su tela, cm. 100x70

Quarto ritratto C3. IV - 2011

 ANDREA PAPI  Ritratto di Mattia
 Tecnica mista su tela, cm. 70x100

 

SECONDA SERIE  Quattro ritratti 

 

Primo ritratto, C3. V - 2011

ANDREA PAPI  Ritratto di Alberto
 Tecnica mista su tela, cm. 100X70

Secondo ritratto, C3. VI - 2011

 ANDREA PAPI  Ritratto di Simone
 Tecnica mista su tela, cm. 100x70
 
 
Terzo ritratto, C3. VII - 2011
 
 ANDREA PAPI  Ritratto di Giorgio
 Tecnica mista su tela, cm. 100X70

 

Quarto ritratto, C3. VIII - 2011 

ANDREA PAPI  Ritratto di Andrea
 Tecnica mista su tela, cm. 100X70
 


venerdì 8 gennaio 2021

Doppi ritratti, 2018 - 2020

Due anni fa maturai il progetto di realizzare una serie di ritratti ad alcuni modelli di video erotici gay, due soggetti per ogni quadro, accostati secondo una logica strettamente personale. Ho fatto prove con una serie di disegni e acquerelli fino a quando non mi è sembrato di aver raggiunto il risultato che volevo.

Finora ho dipinto sette doppi ritratti che qui presento in senso inverso, dall'ultimo realizzato ad oggi, fino al primo del 2018.

 

 SETTIMO DOPPIO RITRATTO, A. E A.

Andrea Papi, C3. II - 2020, tecnica mista su tela, cm. 70x100.

Nei miei lavori degli anni precedenti si  trovano precisi riferimenti al doppio ritratto, in particolare nei quadri che realizzai sul mito di Narciso, nei primi mesi del 1990 quando ero a Monaco di Baviera. Dieci tele in tutto ma solo nove doppi ritratti, infatti la nona tela rappresenta il maschile e la decima il femminile, separate solo apparentemente perchè insieme l'una accanto all'altra, formano un doppio ritratto. Vedi in proposito Narciso e l'angelo.

 

SESTO DOPPIO RITRATTO, J.D. E D.

Andrea Papi, C3. I - 2020, tecnica mista su tela, cm. 70x100

 

I quadri, i disegni, gli acquerelli che ho realizzato negli anni '80 rappresentano in prevalenza soggetti maschili, con molti ritratti di modelli. Tutte le opere sono comprese nel progetto Studi sul maschile 1979 - 1990 che può dirsi concluso con l'esposizione di Opera Finale, composta da una parte degli stessi dipinti del progetto, ma presentati con la tela arrotolata e con il soggetto non visibile.
 
 

QUINTO DOPPIO RITRATTO, N. E L.

Andrea Papi, C10. I - 2020, tecnica mista su tela, cm. 90x100

Il tema principale del lavoro di quel decennio è stato quindi lo studio del corpo maschile. Significativo fu un'articolo Strategie dello sguardo, pubblicato nel 1985 dalla rivista Babilonia. Da ricordare anche la mostra dell'anno successivo in Palazzo Caccini, che segna un momento rilevante del mio percorso. Per chi è interessato è possibile ancora intraprendere la Visita guidata ad una mostra "memorabile".

 

QUARTO DOPPIO RITRATTO, A. E T.

Andrea Papi, C10. I - 2020, tecnica mista su tela, cm. 90x100

Il lavoro fatto in quegli anni con i modelli  fu molto produttivo, con uno in particolare iniziai un cammino di approfondimento, ritraendolo prima con la fotografia e poi con la pittura. Le opere realizzate sono state esposte in tre mostre, la prima è stata Voltaire che risale al 1986. Le altre due esposizioni Ritratti a Dryphoto e Nudi, si tennero nel 1987. Ebbe importanza anche la collaborazione con un gruppo di danza, vedi Pittura scenica.

 

 TERZO DOPPIO RITRATTO, T. E J.

Andrea Papi, C4. I - 2019, tecnica mista su tela, cm. 80x100

 

Il Progetto Paternità Artistica, architettura del corpo e dell'abitare è frutto di una ricerca decisamente su un piano diverso, che comprende e affronta varie tematiche tra cui l'immaginario omosessuale. Iniziato alla fine degli anni novanta, ha prodotto un sito web agli inizi del duemila dove sono documentate le attività realizzate. Sono presenti anche quadri a carattere erotico ed è possibile sfogliare i miei album di disegni e acquerelli.  


 SECONDO DOPPIO RITRATTO, A. E G.

Andrea Papi, C10. I - 2019, tecnica mista su tela, cm. 90x100

 

Siamo arrivati alle immagini del ritratto di Tony e Joey da cui ha preso inizio il progetto. A differenza degli altri doppi ritratti è composto da due quadri distinti ma dipinti per stare l'uno accanto all'altro, come abbiamo visto per le due tele, maschile e femminile, descritte all'inizio.


PRIMO DOPPIO RITRATTO, T. E J.

Andrea Papi,  C3. I, II - 2018 tecnica mista su tela, cm. 100x70.
 
 

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