lunedì 2 giugno 2014

Due grandi tele


Due grandi tele dipinte da Andrea Papi, Per amor di costei ch’al sol vi diede e Luce de l’Armi, si trovano nella Cappella secentesca dei Combattenti (o Sarchi) di Pelago, dedicata ai caduti della Prima guerra mondiale. 

Sono state realizzate in occasione della mostra “Pelago 1990, un progetto”, curata da Pier Luigi Tazzi, nell'ambito del Piano di recupero integrato del centro storico.
Il Comune di Pelago ha acquistato le tele nel 1991 per collocarle in via permanente all'interno della cappella. 



Andrea Papi,“ Per amor di costei ch’al sol vi diede” (a sinistra), olio su tela e  
“Luce de l’Armi” (a destra), acrilico e resina su tela . Entrambe cm. 238 x 176, 1990.
 
  
 

 Le due opere raffigurano un angelo ripreso a figura intera e un particolare ingrandito che ne evidenzia il volto. La collocazione delle tele, in modo speculare sulle due pareti laterali della cappella, è in stretta relazione con le fasce di cornici in legno sottostanti, contenenti le foto dei soldati di Pelago caduti nella Prima guerra mondiale.



Le iscrizioni che danno il titolo alle opere, Per amor di costei ch’al sol vi diede  e Luce de l’Armi, sono tratte da due poesie di Leopardi (All'Italia) e Carducci (Bicocca di San Giacomo). Furono inserite nel periodo della dedica della cappella ai Caduti della Grande guerra e recentemente ricollocate.


 





L'angelo, il soggetto dipinto da Andrea Papi nelle due tele, si ispira all’opera di Franz von Stuck, Der Wachter des Paradieses, del 1889 (Villa Stuck, Monaco). Le dimensioni dei tre quadri sono uguali.




La facciata della cappella secentesca Sarchi oggi dei Combattenti della guerra 1915-18, in una foto prima del restauro (a sinistra) e in un particolare (a destra) che evidenzia il portale con timpano architravato con ai lati due piccole finestre rettangolari e il rosone centrale. I conci angolari sono posti in alternanza.