Inizio questo nuovo post con una premessa dal momento che l'argomento trattato è collegato alla mia mostra Genealogia medicea, che si è tenuta nel 2002 all'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera.
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Andrea Papi, Paternità Artistica, tecnica mista su carta, cm. 40x30, anno 1998 (part.) |
Nella mostra di Monaco ho esposto le opere che avevo realizzato riguardanti le tematiche del progetto. Genealogia medicea è anche il titolo della grande tela esposta (che ho eseguito nel 1999), dove sono riprodotti i legami matrimoniali dei Medici con le altre famiglie europee, un albero genealogico dipinto.
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Genealogia medicea, Italienisches Kulturinstitut, München, 2002 |
Completava la mostra una serie di disegni e acquerelli su carta, intitolati
Paternità Artistica, derivati dalle figure di un affresco barocco, che era stato da poco restaurato in
palazzo Caccini.
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Palazzo Caccini, particolare dell'affresco nella volta di una sala del piano nobile. |
Uno dei protagonisti del Progetto Paternità Artistica è Gian Gastone I, ultimo Granduca di Toscana della famiglia Medici (vedi anche Gian Gastone I e la musica alla corte medicea). Con lui, di orientamento omosessuale, la politica matrimoniale e gli intrecci dinastici che portarono al suo matrimonio, non hanno funzionato.
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Cartoncino d'invito alla mostra Genealogia medicea, 2002 |
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Entriamo adesso nel merito del presente articolo, che prende spunto da due fatti apparentemente distanti, avvenuti in tempi diversi, ma con un legame tra loro.
Il primo risale al 2020 quando visitai a Bolzano la mostra I Medici del Tirolo / Die Tiroler Medici.
"Nel 1626 la linea tirolese degli Asburgo si imparentò con l'importante casata toscana dei Medici: innovazioni giuridiche in campo commerciale e una incisiva riforma di difesa territoriale, arricchirono il Tirolo durante la terribile Guerra dei trent'anni."
Nella citazione si fa riferimento al matrimonio di Leopoldo V Arciduca d'Austria - Tirolo con Claudia de' Medici, figlia del Granduca di Toscana Ferdinando I e di Cristina di Lorena. In particolare al periodo in cui Claudia fu reggente del Tirolo per quattordici anni.
Il secondo spunto prende forma alcuni mesi fa, quando è andata in scena al Teatro della Scala L'Orontea, opera di Antonio Cesti.
"La prima esecuzione di Orontea fu fatta a Innsbruck nel 1656 per la corte di Ferdinando Carlo d'Asburgo - Tirolo e della moglie Anna de' Medici."
Claudia de' Medici è indirettamente ancora presente nella veste di madre di Ferdinando Carlo e zia di Anna.
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Giovanni Maria Morandi, Ritratto di Anna de' Medici
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Ferdinando Carlo e Anna erano amanti della musica, entrambi appassionati del repertorio italiano vocale. Nel 1652 affidarono al toscano Pietro Antonio Cesti l'incarico di direttore dei musicisti da camera della corte di Innsbruck, ruolo creato appositamente per lui. Negli stessi anni fecero costruire il teatro dell'opera di corte.
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Salvator Rosa, Ritratto di Pietro Antonio Cesti |
Cesti scrisse per la corte tirolese opere che riscossero ampio successo.
L'Argia fu rappresentata nel 1655 a Innsbruck
in onore della regina Cristina di Svezia, per celebrare la sua conversione al cattolicesimo. Seguirono
L'Orontea (1656) e
La Dori (1657).
E' documentato che Ferdinando Carlo e Anna si recarono due volte in visita alla corte granducale fiorentina. Il viaggio del 1652 fu l'occasione per ascoltare la voce
e la musica di Cesti. I Granduchi di Toscana erano Ferdinando II, fratello di Anna e Vittoria della Rovere, sorella (da parte di madre) di Ferdinando Carlo.
Nel 1661 ritornano nuovamente a Firenze, per partecipare al matrimonio del principe ereditario di Toscana Cosimo III con Marguerite Louise d'Orleans.
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Frontespizio del libretto de L’Ercole in Tebe |
Durante i festeggiamenti fu messa in scena al Teatro della Pergola l'opera Ercole in Tebe, musica di Jacopo Melani. Anche in questa occasione troviamo Antonio Cesti, tra i cantanti. La sua memoria è ancora attuale a Innsbruck, dove si tiene il Concorso di Canto per Opera Barocca a lui intitolato.
Questo articolo, che sembra assomigliare sempre più ad un racconto, continua con un altro personaggio che era presente nel primo viaggio della corte tirolese a Firenze, Sigismondo Francesco Arciduca d'Austria - Tirolo. Figlio di Claudia de' Medici, alla morte del fratello Ferdinando Carlo nel 1662, rinunciò allo stato clericale per divenire Governatore e Conte del Tirolo.
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Giovanni Maria Morandi, Ritratto di Sigismondo Francesco d'Austria |
Per mantenere il Tirolo indipendente era necessaria una continuità maschile, dal momento che Claudia Felicita era l'unica figlia ed erede di Ferdinando Carlo e Anna. Per questo Sigismondo Francesco nel 1665 si sposò per procura con Edvige del Palatinato - Sulzbach, purtroppo morì dodici giorni dopo.
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G. M. Morandi, Ritratto di Claudia Felicita d'Asburgo
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Claudia Felicita, strettamente imparentata con i Medici, fu l'ultima della stirpe degli Asburgo del Tirolo. Molto dotata musicalmente, cantava e componeva musica. Sposandosi con l'Imperatore Leopoldo I, il Tirolo perse l'antica autonomia ed entrò nei possedimenti della monarchia asburgica.
Edvige del Palatinato in seconde nozze si sposò con il duca Giulio Francesco di Sassonia - Lauenburg e qui ritorniamo all'inizio, ai Medici. La loro figlia Anna Maria Francesca in prime nozze sposa il fratello del cognato di Giangastone de' Medici, in seconde Giangastone stesso, divenendo sulla carta Granduchessa consorte di Toscana senza venire mai a Firenze. Una storia che si conclude senza nessun erede.
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