Tra le varie attività che in passato mi hanno impegnato per la realizzazione del Progetto Paternità Artistica architettura del corpo e dell'abitare, ho eseguito una ricerca sull'archivio Caccini Del Vernaccia, pubblicando poi l'articolo Alcune notizie sulla Casa Grande de' Caccini (Paragone Arte, 2009).
I palazzi Vernaccia e Caccini
Questa nuova breve nota prende spunto da alcune incisioni del 1724 dell'architetto Ferdinando Ruggieri, pubblicate in Studio d'architettura civile nella stessa epoca.
In particolare hanno colpirto la mia attenzione i disegni del portale e delle finestre del Palazzo del Cavalier Vernaccia, architettura di Bartolomeo Ammannati.
Non essendo noto tra i palazzi fiorentini sorge la domanda: a quale edificio si riferiscono ?
Porta e finestre terrene del Palazzo del Cavalier Vernaccia
Porta e finestre terrene del Palazzo del Mondragone
I Caccini Del Vernaccia
Dai documenti d'archivio sappiamo che Ortensia Caccini nel 1704 sposa Giovan Vincenzo Del Vernaccia e che dopo la morte dei due fratelli, ultima discendente della famiglia, eredita Palazzo Caccini. Negli stessi anni i Del Vernaccia erano proprietari del palazzo che prende nome dal marchese di Mondragone che lo aveva fatto realizzare tra il 1567 e il 1570, vendendolo pochi anni dopo.
Già nel 1663 è documentata al Canto del Mondragone l'abitazione di Ugolino Del Vernaccia (1612-1701), senatore del Granducato, citato come proprietario del palazzo anche alla fine del '600, nelle Notizie del Badinucci. Nel 1747 in un inventario di beni troviamo che la proprietà è del figlio Giovan Vincenzo.
I Del Vernaccia fecero eseguire lavori di ampliamento nel palazzo del Mondragone. In una nota spese datata 1702 è documentata l'esecuzione di pitture nella volta "nella camera terrena che risponde in Via de' Cenni" (Via Panzani). Oggi tali ambienti fanno parte della Loggia Peyron.
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Palazzo del Mondragone, Volta di una sala terrena. Particolare della cornice con stemma dei Del Vernaccia. |
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